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Sito WordPress con Problemi di Sicurezza? Cause, Soluzioni e Prevenzione

Indice: Sito WordPress con Problemi di Sicurezza? Cause, Soluzioni e Prevenzione

Avere il proprio sito WordPress con problemi di sicurezza o hackerato può essere un’esperienza molto stressante.

La buona notizia è che c’è quasi sempre una soluzione efficace per risolvere il problema e proteggere il tuo sito WordPress in futuro.

In questo articolo ti spieghiamo perché il tuo sito può avere problemi di sicurezza e come intervenire in due scenari differenti: quando il sito è stato costruito seguendo le best practice (quindi recuperabile) e quando invece presenta gravi lacune strutturali (in questo caso rifarlo da zero è la scelta più sicura).

Con i giusti interventi tecnici e il supporto di professionisti nell’assistenza di siti web WordPress come Alkimedia, anche un sito compromesso può tornare online in sicurezza.

Sito WordPress compromesso: scopriamo le Cause

Capire quali sono le principali cause di un attacco hacker è fondamentale per intervenire correttamente e tempestivamente.

Prima di tutto, è importante chiarire una cosa: WordPress è un software estremamente sicuro, a patto che venga mantenuto costantemente aggiornato e che siano eseguite correttamente tutte le necessarie operazioni di manutenzione. Se ben gestito, infatti, la realizzazione di un sito WordPress offre un livello di sicurezza molto alto e difficilmente sarà vulnerabile ai più comuni attacchi informatici.

Tuttavia, ci sono alcune ragioni comuni che possono rendere vulnerabile un sito WordPress. Tra le principali:

  • Plugin o temi non scelti o aggiornati correttamente – La scelta del plugin giusto è cruciale per garantire la sicurezza del tuo sito WordPress. Prima di installare qualsiasi estensione, è bene porsi alcune domande fondamentali:
    • Perché mi serve quel plugin? – Definire con precisione la funzione del plugin aiuta a evitare installazioni superflue e potenzialmente pericolose. Ogni plugin aggiunge codice al sito: più se ne installano, più aumentano i potenziali punti d’attacco.
    • Diffusione del plugin – Un plugin molto utilizzato e con buone recensioni è solitamente più affidabile rispetto a uno poco diffuso. Plugin con milioni di installazioni attive e valutazioni elevate offrono un buon livello di sicurezza e supporto.
    • Gli aggiornamenti – Controllare la frequenza degli aggiornamenti del plugin è fondamentale. Un plugin che viene aggiornato regolarmente dagli sviluppatori è più sicuro, poiché gli update risolvono falle di sicurezza e migliorano le prestazioni. Se un plugin non viene aggiornato da anni, è più probabile che sia vulnerabile agli attacchi informatici.
  • Questa revisione iniziale garantisce un approccio chiaro e pratico alla selezione dei plugin senza introdurre elementi non necessari.
  • Credenziali di accesso deboli – Password semplici o username predefiniti facilitano l’accesso non autorizzato. Utilizzare combinazioni banali significa offrire agli hacker una delle chiavi per entrare.
  • Hosting poco sicuro – Scegliere un hosting provider con scarse misure di protezione (ad esempio, senza firewall applicativo, o con altri siti vulnerabili sullo stesso spazio) aumenta il rischio. Non a caso, una percentuale significativa di siti hackerati è dovuta a falle a livello server.
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Come capire se il sito è stato hackerato?

Spesso non è immediato accorgersi di avere un sito web hackerato. Gli attaccanti possono agire in silenzio per settimane prima di manifestarsi. Tuttavia, esistono campanelli d’allarme che indicano chiaramente una compromissione in corso:

  • Homepage alterata o contenuti insoliti: la pagina principale del sito internet appare modificata (messaggi strani, defacement) oppure compaiono articoli o link che non hai mai pubblicato.
  • Redirect sospetti: cliccando sulle pagine del tuo sito, vieni reindirizzato su siti esterni, spesso pieni di pubblicità o malware.
  • Impossibilità di accesso: non riesci più a effettuare il login all’area di amministrazione con le tue credenziali abituali.
  • Pagine sconosciute in altre lingue: noti sul tuo sito (o nei risultati di ricerca) delle pagine in cinese, russo o altre lingue che tu non hai creato? Questo è un tipico segnale di attacchi SEO spam.
  • Calo improvviso del traffico: Google potrebbe aver penalizzato o rimosso il tuo sito dagli indici per proteggere gli utenti, rendendolo di fatto introvabile nelle ricerche. Un drastico calo delle visite senza cause apparenti deve insospettire.
  • Prestazioni degradate: il sito è insolitamente lento o mostra errori frequenti. Malware e script malevoli possono appesantire il caricamento delle pagine o far crashare il sito.

Prima si identificano questi segnali, prima si potrà intervenire limitando i danni. In caso di dubbio, strumenti come Google Safe Browsing, Google Search Console, o scanner online (es. Sucuri SiteCheck) aiutano a verificare se il sito risulta compromesso.

Rischi di un sito WordPress hackerato

Un sito WordPress violato comporta una serie di rischi seri per il tuo business online:

  • Danno SEO: i motori di ricerca possono penalizzare pesantemente un sito infetto. La presenza di malware o contenuti dannosi spesso porta a un calo drastico del posizionamento organico o addirittura all’esclusione temporanea dai risultati di Google. Ciò significa perdere visibilità proprio quando i clienti cercano i tuoi prodotti o servizi.
  • Reputazione compromessa: un attacco mina la fiducia degli utenti. Chi visita un sito hackerato potrebbe ritrovarsi contenuti offensivi o essere esposto a virus, con conseguente esperienza negativa. Questo danneggia l’immagine del brand e la credibilità dell’azienda. Clienti e visitatori difficilmente torneranno se percepiscono rischi.
  • Sicurezza degli utenti: se il tuo sito gestisce dati sensibili (come informazioni di pagamento, dati personali degli iscritti o clienti), una violazione può esporre queste informazioni al furto. Ciò può portare non solo a problemi legali (pensiamo alla GDPR), ma anche a un grave danno verso gli utenti coinvolti.
  • Disservizi e perdite economiche: un sito compromesso può subire downtime o malfunzionamenti prolungati. Questo si traduce in potenziali perdite di vendite (per siti e-commerce) o contatti persi per le aziende, oltre al costo tecnico per ripristinare il tutto

Affrontare rapidamente questi rischi è fondamentale. In queste situazioni, occorre affidarsi a professionisti come Alkimedia fa la differenza: con un intervento tempestivo di ripristino e messa in sicurezza, è possibile limitare i danni, recuperare il posizionamento SEO perduto e ristabilire la fiducia degli utenti. La nostra web agency offre soluzioni sia per ripulire siti WordPress hackerati sia per ricostruirli in modo ancora più sicuro quando necessario.

Cosa fare in caso se il sito è stato compromesso

Di fronte alla scoperta che il tuo sito WordPress è stato hackerato, è importante agire subito seguendo alcuni passaggi chiave. Le azioni specifiche possono variare a seconda dello stato del sito prima dell’attacco:

Scenario 1: Il sito è stato costruito bene (recuperabile)

Se il sito è stato realizzato seguendo le buone pratiche – ovvero con codice pulito, aggiornamenti regolari e plugin affidabili – nella maggior parte dei casi è possibile recuperarlo senza doverlo rifare da zero. Tuttavia, è importante sottolineare che intervenire in modo corretto e completo è fondamentale. Il consiglio è di affidarsi a esperti del settore, professionisti specializzati nell’assistenza per WordPress è la scelta migliore.

Un intervento di pulizia o ripristino fatto male o in modo superficiale rischia di non risolvere del tutto il problema. Se qualche parte del malware resta nascosta nel sito, l’attacco può sempre ripresentarsi, causando nuovi danni.

Per questo motivo, in questi casi è sempre consigliabile farsi supportare da tecnici esperti per garantire un intervento efficace e definitivo. Ecco alcuni suggerimenti:

  1. Metti il sito offline (modalità manutenzione): impedisci agli utenti di navigarlo finché non sarà pulito. Questo evita di diffondere malware ai visitatori e ti consente di lavorare con calma sul ripristino. Puoi attivare una pagina di cortesia che informa della manutenzione in corso.
  2. Cambia tutte le password: aggiorna subito le credenziali di accesso di WordPress, del database, dell’FTP e di qualsiasi altro servizio collegato (email, hosting). Usa password forti e uniche. In questo modo blocchi eventuali accessi indesiderati ancora attivi.
  3. Contatta il provider hosting: il supporto tecnico del tuo hosting può aiutarti a identificare l’origine dell’attacco e verificare se il problema riguarda solo il tuo spazio web o anche altri siti sul server. Inoltre potrebbe fornirti log utili o strumenti di scansione server.
  4. Analizza e pulisci il sito: esegui una scansione completa dei file e del database per individuare malware, file sospetti o codice infetto. Puoi usare plugin di sicurezza affidabili (es. Wordfence, Solid Security, Sucuri) per rilevare file compromessi. Elimina o ripulisci tutti i file infetti. Controlla in particolare i file core di WordPress, i plugin, i temi e la cartella uploads dove spesso si annidano script maligni.
  5. Rimuovi utenti o accessi sospetti: verifica nella bacheca di WordPress se sono comparsi utenti amministratori sconosciuti e rimuovili. Controlla anche i cron job e le impostazioni di chi invia email dal sito, nel caso l’attacco abbia creato backdoor per spam.
  6. Aggiorna WordPress, temi e plugin: una volta pulito, assicurati di installare l’ultima versione di WordPress e di tutti i componenti aggiuntivi. Questo chiuderà le falle di sicurezza note e impedirà agli hacker di sfruttare di nuovo la stessa vulnerabilità.
  7. Ripristina da backup (se necessario): se disponi di un backup recente pulito (precedente all’infezione), valutane l’utilizzo. In alcuni casi un ripristino da backup può far tornare online il sito rapidamente. Dopo il ripristino, comunque, effettua gli aggiornamenti e uno scan di controllo per sicurezza.
  8. Verifica il funzionamento e rimetti online: a pulizia ultimata, fai test approfonditi per assicurarti che tutto funzioni normalmente. Solo allora riapri il sito al pubblico. Monitora nei giorni successivi eventuali attività sospette, per accertarti che l’infezione sia davvero risolta.

Seguendo questi passi insieme ad altri importanti accorgimenti un po’ più tecnici, un sito ben costruito può tornare come nuovo. È un processo paziente ma efficace: spesso il sito torna operativo in breve tempo, più sicuro di prima.

Scenario 2: Il sito è stato costruito male

Se il tuo sito presentava già gravi problemi strutturali di sicurezza – come codice personalizzato pieno di bug, uso massiccio di plugin scelti con superficialità o obsoleti, assenza totale di aggiornamenti o peggio ancora componenti di dubbia provenienza – purtroppo la pulizia potrebbe essere una battaglia persa in partenza. In questi casi, la soluzione più intelligente ed efficace è ricostruire il sito da zero, in modo sicuro e strutturato, evitando di trascinarsi dietro i vecchi problemi.

Se il tuo sito è stato compromesso sai bene che realizzare un sito WordPress sicuro non è un’operazione banale e farlo senza le competenze giuste può portare a errori gravi che metteranno nuovamente a rischio il sito. Se non sei un esperto, il rischio di “patire dolori amari” è altissimo, perché un sito mal realizzato continuerà a essere vulnerabile agli attacchi.

Per questo è sempre meglio scegliere una soluzione professionale, a chi fa questo di mestiere.

Alkimedia sa come costruire un sito veloce, moderno e soprattutto sicuro, mettendo al riparo il tuo business da ogni rischio.

Per ricostruire il tuo sito WordPress in modo sicuro, non è sempre necessario ripartire da zero: possiamo recuperare e riutilizzare molti contenuti utili, così da non perdere il lavoro fatto fino a quel momento. Ecco come procediamo noi di Alkimedia quando ci troviamo davanti a un sito compromesso ma con contenuti validi:

  • Per prima cosa, mettiamo subito offline il sito infetto, attivando una modalità manutenzione per evitare che continui a danneggiare la tua immagine o a mettere a rischio i visitatori. In questo modo blocchiamo ogni possibile danno ulteriore, proteggendo la tua reputazione.
  • Successivamente, ci occupiamo di salvare tutto ciò che è recuperabile, ovvero articoli, pagine, liste utenti, immagini e file multimediali, così da poterli reinserire nel nuovo sito senza perdere dati importanti. Scarichiamo in sicurezza, via FTP, tutto il materiale presente nella cartella wp-content/uploads e utilizziamo strumenti appositi per esportare contenuti e database puliti, ove possibile.
  • Dopo questa fase, prepariamo un nuovo sito aggiornato all’ultima versione, completamente pulito e sicuro. Scegliamo insieme a te un tema aggiornato e affidabile, diverso da quello compromesso o una versione sicura se vuoi mantenere lo stesso design. Infine, installiamo solo i plugin essenziali, sicuri e aggiornati, evitando plugin inutili o poco affidabili che potrebbero riaprire falle nel sistema.

In questo modo, riusciamo a darti un sito nuovo, pulito e protetto, mantenendo però i contenuti e le funzionalità più importanti del vecchio sito, così non devi rinunciare a tutto il lavoro fatto.

Perché rifare il sito WordPress Hackerato?

Può sembrare una soluzione drastica, ma spesso è la più sicura e spesso la più economica. Se il vecchio sito era intrinsecamente insicuro, tentare di ripulirlo rischia di lasciare indietro qualche backdoor nascosta. Basta anche un’unica linea di codice malevolo non individuata per ritrovarsi punto e daccapo.

Ricostruendo ex novo, invece, si parte da una base pulita e aggiornata, eliminando alla radice ogni malware e vulnerabilità accumulata.

Questo approccio garantisce un risultato di medio / lungo periodo. Con l’occasione, inoltre, potrai migliorare aspetti del sito (design, funzionalità, SEO) che magari nella vecchia versione erano limitati.

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Cosa non fare

Di fronte a un sito hackerato è comprensibile preoccuparsi, ma ci sono alcuni errori da evitare assolutamente:

  • Farsi prendere dal panico: reagire d’istinto può peggiorare la situazione. Mantieni la calma e segui una strategia razionale come quelle sopra descritte.
  • Nascondere la testa sotto la sabbia: ignorare il problema sperando che “passi da solo” è molto rischioso. Più tempo il malware resta sul sito, più danni può fare (sia al SEO che ai tuoi utenti). Intervieni subito, anche se il sito sembra ancora funzionare.
  • Non avvisare gli utenti colpiti: se hai un e-commerce o un’area iscritti, informare gli utenti della violazione è doveroso. Nascondere l’accaduto può causare ancor più danni alla reputazione se i clienti lo scoprono da soli. Al contrario, comunicare la situazione e le misure intraprese tutela gli utenti e dimostra trasparenza.
  • Continuare a usare credenziali compromesse: uno degli errori più comuni è non cambiare immediatamente le password dopo l’attacco. Lasciare le stesse credenziali equivale a lasciare la porta aperta all’intruso. Anche tutte le integrazioni (ad es. API, chiavi di accesso a servizi esterni) vanno rigenerate.
  • Rimettere online il sito senza verifiche: potrebbe essere tentante riattivare il sito al più presto, ma farlo senza aver controllato a fondo ogni file significa rischiare di offrire ancora terreno libero all’hacker. Non avere fretta: verifica che il sito sia davvero pulito e sicuro prima di tornare operativo.
  • Affrontare la situazione da soli se non si hanno competenze: il fai-da-te improvvisato in ambito sicurezza può portare a errori gravi (come cancellare file vitali o non eliminare del tutto il malware). Meglio farsi supportare da esperti di sicurezza WordPress per gestire la pulizia in modo corretto.

Prevenire i problemi di sicurezza sul tuo sito WordPress

Come si suol dire, prevenire è meglio che curare. Adottare alcune buone pratiche di sicurezza sul tuo sito WordPress può ridurre drasticamente le probabilità di subire attacchi:

  • Mantieni tutto aggiornato: assicurati di aggiornare regolarmente WordPress, i plugin e i temi alle ultime versioni disponibili. Quasi tutti gli attacchi avvengono su siti con software datato e pieno di falle note risolte in aggiornamenti successivi. Imposta aggiornamenti automatici dove possibile per non dimenticarli.
  • Usa solo plugin e temi affidabili: scegliere plugin e temi sicuri è fondamentale per la protezione del tuo sito WordPress. Prima di installare qualsiasi componente, chiediti sempre perché ti serve e che funzione deve svolgere: evita di installare plugin inutili che aumentano solo il rischio di vulnerabilità.
    Affidati solo a plugin e temi ben diffusi e con ottime recensioni, poiché un alto numero di installazioni attive è spesso sinonimo di affidabilità e qualità. Controlla sempre che siano aggiornati di recente: un plugin aggiornato regolarmente dallo sviluppatore è molto più sicuro, perché eventuali falle vengono corrette tempestivamente. Se un plugin non viene aggiornato da tempo, potrebbe rappresentare una porta aperta per gli hacker.
  • Proteggi le credenziali: scegli password complesse e uniche per tutti gli account (admin WordPress, database, hosting, email). Attiva l’autenticazione a due fattori sul login di WordPress, così anche se una password viene carpita, l’hacker non potrà accedere senza il secondo fattore. Inoltre, modifica il prefisso predefinito delle tabelle del database e il nome utente “admin” se ancora presente.
  • Installa plugin di sicurezza: puoi dotarti di un buon plugin di security (come Wordfence, iThemes Security o Sucuri Security) che effettui scansioni periodiche e monitori attività sospette. Questi strumenti aiutano a bloccare sul nascere tentativi di intrusione comuni (brute force, exploit noti) e ti avvisano se trovano file infetti.
  • Esegui backup regolari: pianifica backup automatici di file e database, conservandone copie in un luogo sicuro (ad esempio su storage cloud esterno). In caso di emergenza, poter ripristinare una copia pulita del sito in pochi minuti fa la differenza tra un grosso spavento e una catastrofe. Idealmente, testa anche i backup per assicurarti che funzionino al bisogno.
  • Scegli un hosting sicuro: affidati a provider di hosting che mettano la sicurezza al primo posto, offrendo firewall, monitoraggio proattivo, certificati SSL gratuiti e isolamento tra account. Un buon hosting può fermare molti attacchi ancor prima che raggiungano il tuo sito.

Infine, un partner esperto come Alkimedia può aiutarti a mettere in atto tutte queste misure di prevenzione. Offriamo servizi di manutenzione periodica, aggiornamento continuo e monitoraggio di sicurezza per il tuo sito WordPress, intervenendo rapidamente in caso di anomalie. Grazie all’esperienza del nostro team, il tuo sito resterà protetto e performante nel tempo, così potrai concentrarti sul tuo business senza preoccupazioni legate alla sicurezza informatica.

Ricorda: un sito WordPress sicuro e ben mantenuto non solo ti fa dormire sonni tranquilli, ma migliora anche la fiducia dei tuoi utenti e il posizionamento sui motori di ricerca. Investire nella sicurezza oggi significa risparmiare tempo e denaro domani, evitando di dover correre ai ripari dopo un attacco. Con le giuste precauzioni e l’aiuto dei professionisti giusti, il rischio di ritrovarsi con un sito hackerato cala drasticamente.

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